" L'uomo vive dove abita la sua anima

     non dove si trova il suo corpo "

Mahamta Gandhi

 

 

 

 

Il proprio punto di vista


La visione della realtà è un qualcosa che ognuno di noi percepisce in modo unico e irripetibile. Il concetto si trova in conflitto  con un'arte o un'attività che per sua natura si presta a ben determinate regole.  Scaturisce una domanda: andare oltre le regole è solo un motivo di anarchia etica, oppure è essa stessa una forma di libertà?

La domanda non è di poco conto, dato che nella vita di tutti i giorni ci troviamo di fronte a simili eventualità. La fotografia, la mia passione, è un'arte, quando non è praticata per puro lavoro, in cui vigono delle regole ben precise. La composizione fotografica, per esempio, è una di quelle situazioni in cui la scena viene impostata seguendo uno schema ben preciso; variare lo schema comporta un'alterazione di tutto l'impianto che sott'intende alla creazione fotografica. In tali ambiti, la libertà  di comporre si scontra con la rigida casistica già aprioristicamente definita? Il seguire le regole val bene ad instradare il neofita che si avvicina le prime volte a questa particolare disciplina, ne segue il percorso, si appropria della tecnica e ne capisce il senso. Ma val bene non discostarsene  quando ormai è abbastanza padrone della sua arte?

 

Ma cosa vuol dire arte? Probabilmente il senso vero del termine sta ad indicare la capacità di tramutare le sensazioni, impalpabili, in qualcosa di tangibile  e visibile all'esterno, tale da poter essere condiviso. La realtà elaborata viene vissuta in modo del tutto personale.

Siamo quindi  nel concetto di punto di vista personale.

Fotografare i monumenti di una città, gli uni accanto agli altri, perchè così si pone la scena alla vista dell'osservatore, non è forse un modo personale per comunicare una sensazione particolare? Per la regola della composizione fotografica, il soggetto principale, i monumenti raggruppati nell foto e così ripresi, non hanno dato risalto al particolare! Creano confusione. E' la nota regola della composizione fotografica che è stata violata! Ma l'osservatore che voglia far risaltare proprio quel modo di concepire la realtà ha forse violato la regola? Non che forse abbia voluto, invece, prospettare un ben diverso modo di percepire la " sua realtà" ?

Il proprio punto di vista, sostenuto da una ben precisa scelta, è un modo diverso di porsi di fronte alla regola accettata, ma non per questo assoluta.